Piattaforme aeree e sbarco in quota

A meno che non si soffra di vertigini l’altezza ha sempre un discreto fascino: migliaia di turisti salgono sulla Tour Eiffel ogni giorno, tante persone si lanciano con il paracadute e su un aereo, quasi tutti, preferiscono il lato finestrino. 

Stare tanto in alto è affascinante ma anche pericoloso, soprattutto quando si lavora: nell’utilizzo delle piattaforme aeree una delle manovre più diffuse e rischiose è sicuramente quella dello sbarco in quota. 

Se stai pensando all’acquisto di una piattaforma aerea ecco tutte le cose che devi sapere in relazione alla prassi dello sbarco in quota

Lo sbarco in quota

Grazie allo sbarco in quota è possibile raggiungere aree di lavoro sopraelevate tramite la cesta della piattaforma aerea, dalla quale scendere e poi risalire. È una manovra usata di frequente che, se vengono adottati tutti gli accorgimenti del caso, non presenta particolari rischi. 

Prima di tutto bisogna ricordare che non tutte le piattaforme aeree sono idonee allo sbarco in quota: questa caratteristica deve essere riportata nel manuale d’uso rilasciato dal produttore. Oltre a questi aspetti è necessario indicare nel documento in modo chiaro quali sono i punti di accesso sicuri. 

I rischi dello sbarco da piattaforma aerea

Per combattere un nemico è giusto conoscerlo, quindi vediamo insieme quali sono i rischi collegati allo sbarco in quota. 

Il primo che viene in mente è sicuramente l’errore umano: una manovra sbagliata da parte dell’operatore potrebbe causare urti, movimenti bruschi e vari danni. 

Uno spostamento repentino sia durante la salita che durante la discesa (e le inevitabili oscillazioni) potrebbe causare diversi problemi come danneggiamenti ad alcune parti delicate della piattaforma aerea come parti di comando e tubi idraulici ma anche la caduta dell’operatore stesso. 

La caduta dall’alto è un altro rischio da non sottovalutare: la caduta dell’operatore potrebbe causare un ribaltamento della PLE. Un rischio per tutti coloro che lavorano nei paraggi del mezzo. 

Come evitare questi rischi? 

La cosa fondamentale è sicuramente ricorrere a una corretta procedura di salita e discesa sulla piattaforma aerea e, ovviamente, l’utilizzo di una macchina che sia adatta alla manovra di sbarco in quota. Per ottenere questa idoneità la macchina deve avere alcuni requisiti: 

  • prevedere la possibilità di utilizzare ancoraggi per chi sale in quota
  • effettuare una manutenzione periodica delle parti fisse
  • avere una struttura in grado di sopportare le variazioni di carichi durante le manovre di salita e discesa. 

Oltre ad avere queste accortezze strettamente legate alla piattaforma aerea, è bene anche 

valutare elementi come la posizione e la tipologia del lavoro da effettuare: prediligere una superficie che non presenti ostacoli è fondamentale, così come sarebbe consigliabile individuare un punto di ancoraggio anticaduta. 

Altre soluzioni che aumentano la sicurezza sono la scelta di una piattaforma aerea che si colleghi lateralmente (e non nella parte inferiore) alla struttura estensibile in modo da ridurre il rischio di caduta. In relazione all’accesso sulla cesta, prediligere un cancello che si apre verso l’interno e non un’asta a gravità: in questo modo si elimina il pericolo di inciampo sul battipiede e lo sbarco può avvenire in posizione eretta. 

Modalità di accesso

A proposito di accesso alla zona alta e quindi di discesa esistono diverse tipologie. 

L’accesso può avvenire in una zona chiusa da parapetti su tutto il perimetro, in questo modo la cesta può agevolmente essere posizionata in un’area protetta. Chiaramente questa è la modalità migliore e più sicura per uno sbarco in quota. 

In alcuni casi l’accesso può avvenire tramite un ingresso: la piattaforma si avvicina al punto che però non ha alcuna protezione e quindi l’operatore necessita di un ancoraggio. La sicurezza è minore in quanto l’operatore potrebbe perdere l’equilibrio durante la discesa. 

Quando capita di dover accedere a un’area scoperta senza punti di ancoraggio il rischio è ovviamente alto: in questo caso bisogna individuare un ancoraggio mobile a cui collegarsi prima dello sbarco. Quest’ultimo caso è chiaramente il più rischioso. 

Una cosa fondamentale di cui non abbiamo parlato sinora è la preparazione degli addetti ai lavori: dalla procedura di sbarco all’uso dei Dispositivi di Protezione individuali (soprattutto quelli usati in fase di sbarco come il cordino con i connettori), sino alle manovre di emergenza, la prevenzione migliore è la conoscenza. 

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